Pierre era insegnante di italiano in un liceo vicino a Parigi. Era appassionato di educazione e aveva a cuore in particolare l'educazione alla fraternità.
EDU ricorda con rimpianto e gratitudine uno dei suoi membri attivi e preziosi, che ci ha lasciato lunedì 19 luglio 2021.
Pierre era insegnante di italiano in un liceo vicino a Parigi. Era appassionato di educazione e aveva a cuore in particolare l'educazione alla fraternità. Con alcuni studenti della sua scuola ha dato vita all’associazione Fratern’Aide, che interviene nelle scuole per promuovere rapporti improntati alla fraternità. È stato anche uno dei rappresentanti del Movimento dei Focolari all'UNESCO, attraverso la sua organizzazione non governativa New Humanity, e ha lavorato in prima linea in EDU e nel movimento Umanità Nuova.
Le righe che seguono sono l’omaggio di chi ha lavorato insieme a lui in EDU.
Caro Pierre…
In questi giorni ci siamo ritrovati sgomenti, addolorati, in lacrime per la tua partenza così improvvisa e inaspettata. E mentre ci dicevamo questo dolore sono fioriti i ricordi… tanti… personali e comunitari, ricordi “di famiglia”, dei momenti di fraternità vissuti insieme, una fraternità sempre espressa da te in atti concreti, che sono per noi indelebili, impressi nella memoria:
- la comunione profonda della vita, delle gioie e dei dolori, del pensiero e dei “sogni”… una comunione vissuta intensamente fino all’ultimo, con chi di noi ti ha chiamato in quest’ultimo periodo
- l’aprire insieme a Marie-Annick la vostra casa per accogliere e ospitare con generosità amici, persone che vi sono state affidate e prossimi che la vita vi ha fatto incontrare…
- la disponibilità a uscire per venirci a trovare… renderci visita
- il lavorare insieme, mettendoti a servizio e valorizzando l’altro nel dialogo e nel lavoro
- il dono… del tuo tempo, dei tuoi libri, dei tuoi progetti culturali, del tuo impegno per il libro che stavi scrivendo...
- e quante cose molto concrete, come l’andare a prendere qualcuno che arriva fuori programma in mezzo alla notte in un aeroporto lontanissimo...
Le parole che ricorrono nei messaggi di tutti sono attenzione, delicatezza, profondità, gioia, amore fraterno. Hai lasciato il segno in ciascuno di noi, qualcosa che ci emoziona così profondamente che è davvero difficile parlarne:
- ci emoziona ripensare e rivivere il tuo modo sempre personale e rispettoso di farti prossimo con ciascuno di noi, sempre puntando in alto
- ci emoziona ripensare e rivedere il tuo sorriso luminoso e gli occhi ridenti, la tua attenzione accogliente, l’intima eleganza che ti costituiva, le radici profonde della tua gioia, il tuo “farti fratello”.
La realtà che avvertiamo è proprio questa: è partito un fratello, e il dolore che proviamo è davvero grande!
Allo stesso tempo è infinita la gratitudine di averti conosciuto e di avere fatto parte della stessa famiglia: come Edu e come gruppo della pedagogia della Scuola Abbà abbiamo condiviso tanti momenti di studio, di confronto, di approfondimento: quanti momenti di luce! Ora sappiamo con certezza che continuerai a lavorare con noi per la fraternità universale e l’educazione. Faremo tesoro della tua amicizia, della tua presenza: sappiamo di avere, ora più che mai, un grande compagno di viaggio.
I tuoi amici di EDU
Mimma, Bepi, Teresa, Araceli, Miriam, Andrea, Maria, Janez, Nieves, Annalisa, Lola, Roberto, Alfonso, Petra, Michele, Valentina, Monika, Cecilia, Sandra, Fidelia, Mariola, Tom, Juan, Justus, Neide, Selma, Jesús, Robert, Jonathan, Ralf, Ileana, Erika, Marie José, Mariline, Silvia, Beatrice, Glaucya, Carla, Ana Paula, Federico, Gabriela, Maria Teresa, Andi, Perla, Jaqueline… e molti altri
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